Nel 2019 il Tour of the Alps rivelò al grande ciclismo il talento di un giovane britannico, che sul traguardo della prima tappa, a Kufstein, colse il primo successo da professionista, ripetendosi tre giorni più tardi a Cles. Tanto è accaduto in questi quattro anni per Tao Geoghegan Hart, a cominciare dalla conquista del Giro d’Italia 2020, ma al suo primo ritorno sulle strade che lo avevano lanciato sul palco dei grandi è tornato subito ad assaporare la vittoria, ancora in Tirolo, sul traguardo di Alpbach.
L’atleta della INEOS Grenadiers era segnalato fra i favoriti della prima frazione del Tour of the Alps 2023 di Lunedì 17 Aprile, da Rattenberg ad Alpbach per 127,5 km, ma ha avuto la meglio solo negli ultimi metri di una tappa tiratissima, e nella quale molti degli atleti più attesi hanno già dato prova delle loro intenzioni.
Solo negli ultimi metri, tutti in impennata verso il traguardo di Alpbach, Geoghegan Hart è riuscito a rinvenire e superare Hugh Carthy (EF Education-Easypost), che ha cercato il colpo di mano ma non ha potuto nulla contro la brillantezza del britannico e di Felix Gall (AG2R-Citroën), beniamino del pubblico di casaUn colpo di mano da maestro quello del portacolori della INEOS Grenadiers che ha regolato il beniamino di casa Felix Gall, vicino all’obiettivo di vincere la prima frazione e conquistare la Maglia Verde Melinda. Dietro di loro si è mostrato in buona condizione anche Hugh Carthy (EF Education-Easypost) con Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) a completare una top-five che annuncia il livello della sfida da attendersi per l’intera settimana di gara.
A nulla è servito il tentativo di Jack Haig (Bahrain-Victorious) di anticipare la concorrenza sul Kerschbaumer Sattel in compagnia di Jefferson Cepeda (EF Education – Easypost). Entrambi sono stati ripresi nell’ascesa verso Alpbach grazie al lavoro dell’INEOS Grenadiers, decisa a portare Geoghegan Hart nella condizione più favorevole ai piedi del duro ultimo chilometro.
Ha confermato la propria vocazione allo spettacolo anche il Tour of the Alps con una prima frazione ricca di suspence fino agli ultimi metri. Il Tirolo ha accolto calorosamente la corsa a tappe Euroregionale, godendosi appieno una giornata speciale, in corsa e fuori corsa. Ed è solo l’inizio.
LA CRONACA
Al km 11 dopo il via di Rattenberg è partita la prima fuga del Tour of the Alps, con protagonisti Andrea Garosio e Alex Martín Gutierrez (Eolo-Kometa), Sergio Samitier (Movistar), Valentin Paret-Peintre (AG2R-Citroën), Hailemichael Mulu Kinfe (Caja Rural – SegurosRGA) e Moran Vermeulen (Austria). Il vantaggio dei fuggitivi ha superato i tre minuti, ma con il gruppo tirato dalla INEOS Grenadiers sempre in apparente controllo della situazione.
La corsa dei favoriti è però iniziata negli ultimi 15 km, sulle durissime rampe del Kerschbaumer Sattel, seconda e più dura ascesa di giornata con la sua pendenza media al 10,1%. Dopo il ricongiungimento con i fuggitivi, è stato Jack Haig (Bahrain-Victorious) a rompere lo stallo, raggiunto poco dopo dall’ecuadoregno Jefferson Cepeda (EF Education-Easypost). Il sudamericano è il più brillante sulle ultime rampe in salita, ma in discesa l’australiano raggiunge e stacca il compagno d’avventura, tentando l’azione solitaria sull’ascesa finale di Alpbach.
Le carte si mescolano ancora negli ultimi chilometri con l’attacco di Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), capace di prendere il comando nell’ultimo chilometro, ma a cui sono mancate le ultime energie per resistere a Tao Geoghegan Hart (INEOS-Grenadiers), che negli ultimi 200 metri è riuscito a superare il connazionale e vincere a braccia alzate, indossando la prima Maglia Verde Melinda. Alle sue spalle Felix Gall, a due secondi, e lo stesso Carthy a 6.
Geoghegan Hart ha vestito anche la Maglia Rossa Manila Grace della Classifica a Punti, mentre Jefferson Cepeda ha indossato la Maglia Azzurra Gruppo Cassa Centrale di Miglior Scalatore. Maglia Bianca Würth di Miglior Giovane, infine, per il britannico Max Poole del Team DSM.
Oltre a Sosa e Vlasov, fra i favoriti bene anche Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), ottimo settimo, Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) e Lennard Kämna (Bora-hansgrohe). Paga 1.38 Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), oggi chiaramente a servizio dei compagni di squadra, più indietro Domenico Pozzovivo (Israel – PremierTech) mentre crolla a quasi 8 minuti la quarta punta della INEOS, Thymen Arensman.
GEOGHEGAN HART: “NON SONO QUI IN PREPARAZIONE: IL TOTA È UNA CORSA FANTASTICA”
“È stata una bellissima tappa,” ha dichiarato Tao Geoghegan Hart al termine della prova. “Avevamo provato il percorso ieri, e sapevamo che sarebbe stata aperta fino alla fine. Sono particolarmente contento di essere tornato a vincere qui.”
“Non sono qui in preparazione per il Giro d’Italia, perché non renderebbe giustizia a questa corsa fantastica. Ogni corsa è una storia a sé, e io cerco di onorarla come tale: non mi presento mai al via di un evento in preparazione di un altro, sono qui per dare il massimo di me stesso.”
“Tornare al successo su queste strade è bello, certo a distanza di quattro anni è un’esperienza diversa. Fra tante cose, è cambiato il mio metodo di allenamento: adesso nel mio programma c’è molta più chiarezza e condivisione, forse in passato ho teso ad allenarmi fin troppo.”
“Vincere quest’oggi ha un sapore particolare perché ieri è stato il compleanno di mio padre. Con il mio lavoro non passiamo molto tempo insieme, meno ancora nelle ricorrenze: ci tenevo a dedicargli la vittoria di oggi, e sono felice di esserci riuscito.”
“Ci troviamo in una situazione simile a quella del 2019, con me in maglia di leader e Pavel Sivakov pienamente in corsa. Allora riuscimmo a sfruttare la situazione e conquistare la corsa con Pavel, quest’anno è difficile prevedere come potrà evolvere la corsa, ma di certo abbiamo una squadra forte e non resteremo a guardare.”
IL TOTA FA ROTTA SULL’ALTO ADIGE: ARRIVO A RENON
La prima sfida per la Maglia Verde di Geoghegan Hart arriverà domani, martedì 18 Aprile, sulla strada fra Reith im Alpbachtal, in Tirolo, e Renon, in Alto Adige (165,2 km.)
I primi 30 Km della frazione saranno completamente pianeggianti prima dell’ascesa verso Lans. Superata la località di Patsch si percorrerà la “vecchia” strada del Passo del Brennero, per poi una volta scavallato scendere verso Bressanone lungo 45 Km su strada ampia e scorrevole. Dalla sede di partenza del Tour of the Alps 2021 comincia tutta un’altra corsa.
Una prima breve salita condurrà la carovana a Velturno, a cui seguirà la più impegnativa salita di Barbiano (GPM di 3° categoria di 4,5 Km al 8% di pendenza media). Da lì mancheranno 18 Km al traguardo, la maggior parte da fare all’insù con il secondo GPM di giornata a Monte di Mezzo (2° categoria 3,9 Km al 8,5% medio) a soli 4 Km dal traguardo. Il finale è un continuo saliscendi verso la Ritten Arena, la pista di pattinaggio di velocità trasformata per l’occasione in un velodromo a cielo aperto per ospitare l’arrivo della seconda frazione.
IL TOUR OF THE ALPS IN TV
Domani, martedì, il Tour of the Alps sarà in diretta a partire dalle ore 13:30 su RaiSport, Eurosport 1, L’Equipe Tv (Francia) e TV2 (Danimarca).