Tra sci di fondo, salto con gli sci e combinata nordica, la Val di Fiemme è abituata a vedere atleti austriaci primeggiare. E così, era forse scritto nel destino che l’incontro tra il Tour of the Alps e la patria della Marcialonga si concludesse con la vittoria di un atleta austriaco, Gregor Mühlberger.
Il portacolori del Movistar Team si è guadagnato il successo con le gambe e col coraggio, all’esito di una fuga partita al chilometro 16 dei 152,9 previsti da Rovereto a Predazzo, sulle rampe del Passo Sommo. Una frazione tutta trentina, andata in scena giovedì 20 aprile 2023, che ha confermato per il quarto giorno consecutivo la leadership di Tao Geoghegan Hart, bravo a controllare la corsa dall’inizio alla fine con la sua INEOS Grenadiers, lasciando andare la fuga fino al traguardo e rinviando a domani la sfida finale per la Maglia Verde Melinda.
La vittoria di Mühlberger è arrivata al termine di uno sprint ristretto senza storia, che ha messo in fila Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team) e il diciannovenne italiano della Green Project-Bardiani CSF-Faizanè, Giulio Pellizzari. Quest’ultimo era transitato in testa al GPM di Passo Pramadiccio, ma all’imbocco della discesa con un errore in curva ha dilapidato il suo vantaggio sui due immediati inseguitori.
A decidere è stato dunque un finale a tre. Una vittoria che all’austriaco mancava da 995 giorni, quando conquistò la classifica generale al Sibiu Cycling Tour.
Al via di Cavalese, domani venerdì 21 aprile 2023, Tao Geoghegan Hart si presenterà con 22” di vantaggio su connazionale Hugh Carthy (EF Education-Easypost) e 28” da Jack Haig (Bahrain-Victorious). Come l’anno scorso il Tour of the Alps sarà deciso nell’ultima frazione, 144,5 Km da Cavalese a Brunico, e tutto può ancora accadere, perché i primi nove della generale sono racchiusi in 58”.
LA FORTUNA DEGLI AUDACI
Dopo tre frazioni corsa a un’elevata media oraria, il gruppo ha vissuto una giornata più tranquilla da Rovereto a Predazzo, ma non per questo ha regalato ai battistrada l’opportunità di giocarsi un successo di prestigio. Al Km 16 si è formata la fuga di giornata, allargatasi poi fino a tredici unità: Simon Carr e Stefan De Bond (EF Education-Easypost), Gregor Mühlberger, Antonio Lopez Pedrero, Oscar Rodriguez e Sergio Samitier (Movistar Team), Geoffrey Bouchard (AG2R-Citroën), Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Giulio Pellizzari e Henok Mulueberhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team), Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team) e Patrick Konrad (Bora-hansroghe).
Al km 50 si è unito alla fuga anche Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e allo scollinamento della salita di Lago di Santa Colomba, i fuggitivi si sono trovati con un vantaggio di 4 minuti sul gruppo. Il distacco non è variato nei successivi chilometri con il passaggio a Palù di Giovo, patria di campioni del ciclismo come Francesco Moser e Gilberto Simoni e sulla Salita della Cascata, resa celebre dalla Marcialonga.
Il gruppo di testa si è presentato così all’imbocco del Passo Pramadiccio con un vantaggio di 4’40”, aumentando le possibilità di giocarsi il successo di tappa. Sull’ascesa il gruppo è andato sgretolandosi, con Mühlberger e Pellizzari che hanno dimostrato di avere qualcosa in più. A loro si è accodato Træen, ma sia lui che il vincitore di tappa non sono riusciti a tenere il passo del giovane italiano della Green Project negli ultimi metri d’ascesa.
Imboccata la discesa verso Tesero un errore alla prima curva ha però vanificato subito lo sforzo di Pellizzari, costretto ad accodarsi a Træen e Mühlberger. I tre hanno quindi dovuto giocarsi tutto nello sprint finale ristretto a Predazzo, dove l’austriaco del Movistar Team ha avuto la meglio sul norvegese, miglior scalatore al Tour of the Alps 2022, e il giovane azzurro.
Alle loro spalle, a 40”, ha regolato il gruppetto degli altri fuggitivi di giornata Patrick Konrad, anticipando Stefan De Bod, Oscar Rodriguez e Marco Frigo. Ottavo posto per il vincitore della prima tappa del Tour of the Alps 2022 Geoffrey Bouchard, con Mark Donovan e Antonio Pedrero a completare la top ten.
Gli uomini di classifica si sono invece presi una giornata di riposo, in attesa di tornare a sfidarsi domani nell’ultima e decisiva frazione con arrivo a Brunico. Tao Geoghegan Hart ha mantenuto la Maglia Verde Melinda con il supporto della sua INEOS Grenadiers per tutta la giornata. Dietro di lui proveranno a sfidarlo tre coppie: quella della EF Education-Easypost (Carthy 2° a 22”, Cepeda 4° a 36”), il duo della Bahrain-Victorious con Jack Haig (3° a 28”) e Santiago Buitrago (9° a 58”) e i Bora-hansroghe con Lennard Kämna e Aleksandr Vlasov, rispettivamente sesto e settimo della generale a 45 e 49 secondi. Proverà a dire la sua anche Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa), che resta quinto a 38” dal leader.
Invariata anche la situazione delle altre maglie di gara. Tao Geoghegan Hart oltre alla Maglia Verde Melinda, continua ad indossare la Maglia Rossa Manila Grace della Classifica a Punti. Rimane sulle spalle di Jefferson Cepeda anche la Maglia Azzurra Gruppo Cassa Centrale di Miglior Scalatore, mentre Max Poole si è confermato nella Maglia Bianca Würth di Miglior Giovane.
LE DICHIARAZIONI
“Tornare a vincere dopo così tanto tempo è stato fantastico,” ha dichiarato Gregor Muhlberger. “Quando sono arrivato alla Movistar ho avuto una stagione davvero negativa, ma loro hanno continuato a credere in me, e spero di averli ripagati della fiducia con la mia prima vittoria con questa maglia.”
“Oggi Pellizzari mi ha davvero impressionato: competere a questo livello, in una tappa tanto dura, a soli 19 anni non è cosa da tutti. Ha dimostrato di essere forse il più forte nella fuga, e sicuramente lo attende un grande futuro.”
“Tutta la squadra ad eccezione di Sosa ha provato ad andare in fuga oggi. Per me entrare è stato davvero difficile, ero a tutta, ma sono riuscito a riportarmi dentro. Eravamo un buon Gruppo al commando, e abbiamo collaborato alla grande.”
“Nel 2021, dopo essere approdato alla Movistar, ho avuto la meningite, ho passato una settimana all’ospedale e per le cinque successive non sapevo se avrei potuto recuperare appieno e correre ancora in bicicletta. I miei cari e la squadra mi sono stati vicini, ed è grazie a loro che oggi mi trovo qui.”
“Sono felice di aver preso parte al Tour of the Alps. È una corsa fantastica, con un’organizzazione di alto livello. Strade perfette, stress non eccessivo, non c’è un modo migliore per avvicinarsi al Giro.”
Giornata in gestione per il Team INEOS Grenadiers e per Tao Geoghegan Hart, che ha conservato la Maglia Verde Melinda con una sola tappa al termine di questo Tour of the Alps. “Oggi siamo stati fortunati con il meteo, visto che nonostante le previsioni ha piovuto solo alla fine. Sono felice per Gregor, che non vinceva da quasi 1000 giorni, e merita questa soddisfazione.”
“La corsa si è decisa nei primi 15 km di gara, con la partenza in salita che abbiamo gestito grazie alla forza della nostra squadra, che anche oggi si è confermata ad alti livelli. Quando un team si mette a disposizione di un leader che dimostra di avere gambe all’altezza, tira fuori risorse che a volte non sa nemmeno di avere. Avere un rapporto di qualità con i propri compagni dà ancora qualcosa in più.”
“Domani correremo con lo stesso approccio con cui l’abbiamo fatto fin qui: sappiamo che ci saranno avversari che giocheranno il tutto per tutto, e cercheremo di restare uniti e non farci prendere dalla pressione, con l’obiettivo di finalizzare al meglio questa splendida settimana.”
Giulio Pellizzari: "Sono partito in salita perchè sapevo che in volata sarei stato battuto, e infatti Gregor e Torstein hanno avuto la meglio su di me al traguardo. Ci ho sempre creduto ma sono comunque soddisfatto per questo risultato, per me è una bella emozione. Queste occasioni andrebbero sempre colte ma spero di averne presto altre, a cominciare dal Giro d'Italia U23 dove punto alla Maglia Rosa".
IL GRAN FINALE A BRUNICO
Con una situazione in classifica ancora aperta, sarà in pieno stile Tour of the Alps anche l’ultima frazione dell’edizione 2023, 144,5 Km da Cavalese a Brunico, con 2.910 metri di dislivello e un finale pieno di insidie.
La quinta frazione (partenza in programma alle ore 11.25) comincia subito in salita, con gli 11 Km che da Cavalese porteranno gli atleti al Passo Lavazè, cima più alta di questa edizione con i suoi 1.808 metri d’altitudine. Dopo una veloce discesa si entrerà in Alto Adige, risalendo prima la Valle dell’Isarco e poi la Val Pusteria.
Giunti a Chienes si entrerà nel vivo con un primo passaggio sotto la linea del traguardo e l’inizio di un circuito finale incentrato sulla salita di Riomolino (GPM di 2° Categoria di 7,8 Km all’8,2% di pendenza media). I più duri saranno i primi 6 Km con pendenze superiori al 10% e punte massime del 18%.
Allo scollinamento mancheranno 19 Km caratterizzati da saliscendi in quota, una ripida discesa e gli ultimi 6 Km pianeggianti prima di arrivare al traguardo, con il rettilineo finale in leggera ma costante ascesa.
IL TOUR OF THE ALPS IN TV
Domani, venerdì, il Tour of the Alps sarà in diretta a partire dalle ore 13:30 su RaiSport, Eurosport e L’Equipe Tv (Francia).